Il nome deriva dall’unione delle parole Coder [programmatore] e Dojo [palestra giapponese in cui si insegnano le arti marziali].
CoderDojo, attraverso la costituzione di club di programmazione e l’organizzazione di incontri gratuiti per i partecipanti, promuove l’utilizzo di software open source e dispone di una forte rete di soci e volontari a livello globale sempre più in via di espansione.
CoderDojo ha una sola regola:
“Above All: Be Cool, bullying, lying, wasting people’s time and so on is uncool.”“Prima di tutto, sii in gamba. Fare il bullo, mentire e far perdere tempo agli altri non è da persone in gamba”.
Il principio fondamentale del CoderDojo, mutuato dal movimento OpenSource, è la condivisione della conoscenza, intesa come creazione e mantenimento di un ambiente in cui i bambini/ragazzi ottengono risultati e immediatamente, come primo loro obiettivo, li condividono con altri.
In informatica OpenSource (codice sorgente aperto) indica un software i cui autori (detentori dei diritti) ne permettono e favoriscono il libero studio e l’apporto di modifiche da parte di altri programmatori indipendenti.
Le attività di formazione del CoderDojo ruotano intorno al gioco, lo scambio reciproco ed il peer learning, secondo l’unica regola fondamentale di ogni dojo: Be Cool.
Principio fondamentale che muove i Mentors (volontari che lavorano con i bambini/ragazzi) è quello dello stimolo della curiosità e della creatività, lasciando che il bambino/ragazzo stesso trovi la sua soluzione e anche il suo punto di arrivo che, a differenza di una classica scuola, non è fissato.
CoderDojo non è una scuola di informatica nel senso classico del termine, non punta sulla competizione, non ha regole rigide e non è legato ad alcuna ideologia politica o religione.
CoderDojo è un movimento aperto, libero e totalmente gratuito organizzato in centinaia di club indipendenti sparsi in tutto il mondo. Ogni Dojo organizza le proprie attività senza scopo di lucro, rispettando le indicazioni della Charter internazionale stilata dalla Fondazione Internazionale CoderDojo.
Migliaia di bambini hanno già partecipato agli incontri periodici, imparando ad utilizzare linguaggi di programmazione come HTML, Javascript e CSS, creare piccoli videogiochi con Scratch e programmare hardware con Arduino.
CoderDojo Merate e il Comitato Viale Verdi, impegnati insieme per un progetto di educazione digitale, partecipano all’iniziativa CodeWeek (settimana europea del Coding) con un evento di sensibilizzazione e divulgazione del pensiero computazionale.
Durante il primo appuntamento di sabato 21 ottobre oltre alla programmazione a blocchi di Scratch, i ragazzi potranno sperimentare la robotica educativa con Lego WeDo 2.0 e Lego Mindstorms, dalla fase di progettazione/costruzione a quella di programmazione.